21 Set Revoca del mandato dell’amministratore di condominio senza giusta causa

Una delle questioni più spinose in ambito condominiale riguarda il rapporto dei condòmini con l’amministratore di condominio. Nelle nostre consulenze, purtroppo, capita fin troppo spesso di imbatterci in condòmini non solo insoddisfatti dell’operato, ma vittime di veri e propri abusi e raggiri. In questo articolo, infatti, avevamo già affrontato l’argomento dal punto di vista legale (Amministratore di condominio: quando scatta la revoca giudiziale e come fare per denunciarlo). Ovviamente, non sta a noi determinare le colpe, se ce ne sono, né l’eventuale inadempienza di responsabilità dell’amministratore di condominio poiché la decisione spetta solo all’autorità competente. In questo articolo, invece, vogliamo affrontare l’argomento da un punto di vista più umano: è possibile revocare il mandato dell’amministratore di condominio sebbene questi non abbia commesso alcun illecito né gravi inadempienze? Può capitare, infatti, che il suo modo di operare non soddisfi il condominio e che, prima della scadenza del contratto, l’assemblea voglia liberarsene. Come diciamo sempre ai nostri condòmini, non c’è nulla che una buona comunicazione non possa risolvere (Problemi di comunicazione condominiale: risolviamoli una volta per tutte). Tuttavia, se dopo averle provate tutte il vostro rapporto con l’amministratore non cambia, bisognerà pur trovare una via d’uscita.

È possibile mandare via l’amministratore di condominio prima della scadenza del contratto?

Come saprai, l’incarico che l’assemblea conferisce all’amministratore è detto “fiduciario”, ossia è basato sulla fiducia. Questo, però, non significa che l’assemblea può mandare via l’amministratore in qualunque momento senza conseguenze. La differenza la fa la cosiddetta “giusta causa”, come avviene in qualunque posto di lavoro. Se il condominio decide di rescindere il contratto dell’amministratore prima della scadenza senza una giusta causa, dovrà essere disposto a risarcire il professionista versandogli un importo pari al compenso che questi avrebbe percepito sino al termine dell’incarico. Vien da sé che, in presenza di una giusta causa, il condominio non dovrà corrispondere nessun risarcimento economico.

La revoca del mandato dell’amministratore di condominio per giusta causa

La revoca dell’amministratore di condominio è regolamentata dalla legge italiana e richiede una procedura specifica. Per giusta causa intendiamo, ovviamente, la presenza di comprovati comportamenti gravi, come ad esempio la violazione dei doveri che la sua figura gli impone (come abbiamo visto nell’articolo che abbiamo menzionato all’inizio). Purtroppo l‘antipatia né un giudizio negativo sul suo operato possono essere considerate delle giuste cause. In presenza di una giusta causa, sarai felice di sapere che puoi procedere anche senza il supporto dell’assemblea di condominio. Infatti, la revoca per giusta causa può essere voluta e curata anche dal singolo condòmino che, avvalendosi di un avvocato, procederà in via civile sia per chiedere al giudice la revoca dell’amministratore, sia per pretendere una condanna al risarcimento dei danni.

La revoca del mandato dell’amministratore di condominio senza giusta causa

La revoca senza giusta causa dell’amministratore di condominio è un procedimento complesso e delicato e richiede un accordo unanime di tutti i condòmini presenti in assemblea; a meno che il regolamento condominiale non preveda una maggioranza diversa. Nel caso di una revoca senza giusta causa, infatti, è necessario che l’assemblea sia composta dalla maggioranza dei presenti che rappresentino almeno la metà dei millesimi. Al contrario del primo caso, se l’assemblea boccia la delibera, il singolo condòmino non potrà fare nulla se non imparare a convivere con il proprio amministratore. Nel frattempo, però, potrà trovare un sostituto valido da presentare al prossimo rinnovo! La buona notizia, quindi, è che c’è sempre una via d’uscita e la legge italiana prevede la revoca dell’amministratore anche senza una valida e comprovata ragione prevedendo, ovviamente, un risarcimento. Tuttavia è necessario seguire una serie di passi specifici.

Vediamoli insieme:

1. Convocare un’assemblea condominiale: come prima cosa tu e gli altri condòmini dovrete convocare un’assemblea condominiale per discutere la revoca dell’amministratore. Sicuramente ti starai chiedendo se sia possibile convocare l’assemblea di condominio senza l’amministratore. La risposta è affermativa. In questo articolo puoi approfondire l’iter: È possibile convocare l’assemblea di condominio senza l’amministratore?
2. Includere il punto all’ordine del giorno: nell’ordine del giorno dell’assemblea dovrete inserire il punto riguardante la revoca dell’amministratore in cui verrà specificato chiaramente che la revoca è senza giusta causa.
3. Votazione all’unanimità: come abbiamo detto, per revocare l’amministratore senza giusta causa tutti i condòmini presenti in assemblea devono votare a favore. Anche un solo voto contrario renderà la revoca non valida.
4. Nomina di un nuovo amministratore: dopo la revoca del vecchio amministratore è importante nominare un nuovo amministratore o almeno prendere altre misure per la gestione futura del condominio.
5. Comunicazione formale: informate formalmente l’amministratore revocato della decisione e fornite la documentazione necessaria per la transizione all’eventuale nuovo amministratore.
6. Registrazione delle deliberazioni: registrate adeguatamente le deliberazioni dell’assemblea e conservate la documentazione relativa alla revoca dell’amministratore per fini legali.

Questo è quanto, a grandi linee. Seguire la procedura prevista dalla legge, e dal regolamento condominiale, è fondamentale per garantire che la revoca dell’amministratore sia valida e legalmente vincolante. Per quanto la procedura sembri facile, il nostro consiglio è comunque quello di consultare un professionista specializzato in diritto condominiale per beneficiare di un’assistenza specifica per la problematica che tuteli il tuo condominio.

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